Era ora di farlo, ce l’avevo in testa da tempo oramai e stava diventando sempre poù indispensabile. Parlo di un mio server Subversion! I software che ho sviluppato e che continuo a sviluppare aumentano e non sempre un disco fisso e delle semplici cartelle sono il posto migliore dove conservare le diverse versioni che si susseguono e che si sono susseguite nel corso dei mesi e degli anni.
Di seguito gli appunti che ho preso durante l’installazione di Subversion sul mio server Digital Ocean con Ubuntu Server.
- Aggiornare i server di Ubuntu:
sudo apt-get update
- Installare Subversion
sudo apt-get install subversion libapache2-svn apache2-utils
- Creare la cartella che ospiterà i vari repository
sudo mkdir -p /svn/repos/
- Creare il primo repository (sostituire da qui in poi reposname con il nome appropriato)
sudo svnadmin create /svn/repos/reposname
- Cambiare quindi la proprietà della cartella
sudo chown -R www-data:www-data /svn/repos/reposname
- Creare il file reposname.conf in /etc/apache2/sites-available/ per abilitare un virtual host su Apache con il seguente contenuto
<Location /svn> DAV svn SVNParentPath /svn/repos/ AuthType Basic AuthName "Test Repo" AuthUserFile /etc/svnpasswd Require valid-user </Location>
- Abilitare il virtual host
sudo a2ensite reposname
- Riavviare il web server
sudo service apache2 reload
- Creare il file per il controllo degli accessi al repository e fornire la password
sudo htpasswd -cm /etc/svnpasswd nomeutente
Per creare altri utenti usare il comando
sudo htpasswd -m /etc/svnpasswd altroutente
- Subversion e il repository reposname sono ora accessibili via http all’indirizzo
http://www.nomesito.it/svn/reposname
- Installare un SVN Client come ad esempio TortoiseSVN per poter accedere anche in scrittura al repository.